Il Moretti

Quando entri al Teatro Moretti di Pietra Ligure è come attraversare una soglia che separa il quotidiano dall’incanto. La facciata, pur semplice, ha in sé il sapore antico del teatro che fa da ponte tra le generazioni: un edificio che è stato restaurato con amore, ma che conserva tracce delle epoche passate, delle speranze e delle parole dette centinaia di volte sul suo palco.

Il Moretti ha una capienza di circa 400 posti a sedere ed è proprio questa sua intimità che dà forza al luogo. Ogni poltrona sembra attutire il tempo, invitarti a sedere, a rimanere, a respirare. Quando le luci si spengono, il sipario si apre e all’improvviso sei trasportato in un mondo magico. Il palco diventa un luogo di vicinanza: le voci arrivano più vere, le emozioni rimbombano nelle pareti e perfino il silenzio del pubblico diventa un ingrediente della scena. Ogni applauso ha la fragranza dell’autenticità.
Anche quando si spegne il sipario e si accende lo schermo, il Moretti resta un luogo di emozioni. Il cinema qui è intimo, condiviso, fatto di sguardi che si incrociano nel buio e storie che scorrono leggere, lasciando tracce silenziose nel cuore di chi guarda.

E poi c’è l’esterno: il Teatro si affaccia su piazza Castello, proprio di fronte al simbolo della città, dove il vento porta il profumo del mare, dove il sole scivola sulle pietre dei vicini caruggi dello splendido centro storico, creando riflessi dorati fino a che non cala la sera e il calore del paese si fonde con quello del teatro.

È un Teatro che respira: respirano gli spettatori affacciandosi tra platea e galleria, respirano gli attori quando poi nel buio appariranno solo forme e luci, fino a riempire tutto lo spazio con la vita di un racconto. È un luogo di comunità, di incontro, di scambio: quando è pieno, il suo eco non resta confinato dentro le mura, continua
fuori, nelle chiacchiere che seguono lo spettacolo, nel passo mosso verso casa, sotto le stelle.